Limone… (2 di 2)

Grazie alle sue mucillagini, il succo di limone ammorbidisce la pelle e la nutre con gli oligoelementi di cui è ricco. Inoltre, grazie al suo contenuto di vitamina C, di acidi citrico e malico, la tonifica, riduce la secrezione di sebo e mantiene la giusta acidità.

1. Tonico per pelli grasse: massaggiate il viso due volte il giorno (la mattina e la sera), con un batuffolo di ovatta imbevuto di succo di limone (avendo l’accortezza di evitare gli occhi). Lasciate seccare e poi ripetete l’operazione. Alla fine lavate il viso con acqua fredda.

2. Maschera per pelli grasse: sbattete un tuorlo d’uovo con due cucchiai di miele liquido, aggiungete due cucchiai di olio extra vergine d’oliva, amalgamate bene aggiungendo – se necessario – altro olio e infine due/tre cucchiai di succo di limone. Ungete il viso con questa crema e lasciatela seccare. Poi, lavatevi con acqua tiepida.

3. Per ottenere denti bianchi: ogni giorno – per una settimana – affondate i denti in un grosso spicchio di limone (completo di buccia), assicurandovi che penetrino nella polpa e nella parte bianca, quindi passate lo spicchio avanti e indietro per tutta la dentatura.

4. Per rafforzare le unghie fragili: spremete il succo di due/tre limoni in 50 ml di olio di avocado (si trova in erboristeria), miscelate bene e ogni sera ungete le unghie con questo miscuglio. Per evitare, di macchiare la biancheria, indossate guanti di cotone bianco.

Il limone deve avere buccia soda, sottile, liscia, senza macchie e di colore brillante. Per verificare che sia fresco controllate che la rosetta a cui è attaccato il picciolo sia di colore verde. Una buccia rugosa e spessa, macchie verdi, deformità, ammaccature e cicatrici, dovute a grandine o ad attacchi di parassiti, sono da considerarsi difetti. Utilizzate limoni maturi, più ricchi di aroma.
Al momento dell’acquisto accertatevi che i frutti non siano trattati in superficie con una sostanza che impedisce lo sviluppo delle muffe, detta ‘difenile’ o ‘bifenile’. Nel corso di esperimenti di laboratorio condotti su animali, il difenile non si è dimostrato nocivo, ma altera il sapore del frutto. Qualora vogliate utilizzare la scorza, soprattutto se a scopi curativi, si consiglia di acquistare limoni non trattati.

Per conservare i limoni maturi la temperatura ideale è di 0 – 4°C, mentre i limoni verdi possono essere mantenuti a una temperatura di 11 – 14°C. E’ consigliabile, quindi, tenere i limoni maturi in frigorifero, mentre i limoni verdi possono rimanere in un ambiente fresco.
Attenzione: chi soffre d’irritazione allo stomaco o dei postumi di un’ulcera può risultare insofferente al limone. In questi casi bisogna iniziare ad assumere il limone gradualmente. Alcuni sopportano meglio il succo di mezzo limone diluito in acqua fredda, preso prima dei pasti. Altri preferiscono assumerlo dopo il pasto, disciolto in acqua calda addolcita con un po’ di miele.
Inoltre, è del tutto priva di fondamento la credenza, piuttosto diffusa, che il limone possa togliere calcio alle ossa (rendendole fragili), al contrario, l’acido citrico contenuto nel frutto favorisce l’assimilazione del calcio da parte dell’intestino.

È buona abitudine grattugiare un po’ di scorza di limone sulle verdure e sulle insalate, oltre a dare sapore al piatto, la scorza è particolarmente ricca di limonene; è anche possibile sostituire il limone all’aceto di vino nel condire le insalate. Il limone ha un aroma meno aggressivo dell’aceto, si adatta a vivande delicate come pesci, crostacei o verdure di gusto non accentuato. Il succo di limone ha la capacità di ‘cuocere’ le carni, ammorbidendone le fibre e rendendole più digeribili.

· La scorza grattugiata del limone conferisce un aroma gradevole a dolci, gelati, paste frolle e lievitate, creme, carni e salse (grattugiarne solo la parte gialla e non quella bianca che è amara).

· Per evitare che i carciofi puliti anneriscano, immergeteli in acqua acidulata con succo di limone.

· Aggiungete una fettina di scorza di limone al caffè (secondo la tradizione popolare, aiuta la digestione di un pasto ‘pesante’).

· Per eliminare l’odore del cavolfiore, durante la bollitura, mettete mezzo limone nell’acqua di cottura.

· Nella preparazione delle marmellate, durante la cottura della frutta, aggiungete succo di limone. Impedisce che le marmellate inacidiscono (nonostante il limone abbia un sapore acidulo).

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